Frammenti di luce

24 aprile 2020

Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!». >> (cfr At 5,34-42). Ancora una volta i capi dei Giudei e i dottori della Legge vogliono processare e condannare gli apostoli per farli tacere e non parlare più nel nome di Gesù. Gamaliele, fariseo e dottore della Legge, interviene dicendo che prima di Gesù di Nazaret, c’erano stati altri – come Teuda e Giuda il Galileo – che avevano indotto altri a seguirli, ma una volta che sono stati uccisi, i loro seguaci si dispersero. E Gamaliele conclude il suo intervento offrendo un preziosissimo criterio di discernimento sempre valido, ieri come oggi. Pertanto, se un’opera viene da Dio, nessuno potrà distruggerla. La sua origine si comprenderà nella capacità di leggere i Suoi “segni” nella concatenazione storica degli eventi e dai frutti; sì dai frutti, perché la natura dell’albero si conosce dai frutti. Questo criterio di discernimento vale per la Chiesa nel suo insieme e per le singole opere all’interno della Chiesa. Noi passiamo, l’<opera> di Dio rimane fino a quando Dio vorrà… Considerato quanto detto, dobbiamo concludere che la Chiesa, dopo duemila anni, nonostante tutti gli errori e i peccati dei suoi membri, è un’<opera> di Dio! Amiamola questa Chiesa, così come è: amandola, in fondo, amiamo noi stessi, suoi membri… Per questo preghiamo: <<Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario>> (Dal Salmo 26/27). Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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