19 aprile 2020
Domenica della Divina Misericordia. << La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati!». >> (cfr Gv 20,19-31). La seconda Domenica di Pasqua ha preso il nome di “Domenica della Divina Misericordia” per tutta la Chiesa per volontà di San Giovanni Paolo II il giorno in cui egli ha dichiarato santa la Beata Suor Faustina Kowalska, il 30 aprile 2000. Con questo atto il Papa dava pieno compimento al desiderio e alla volontà di Gesù che, apparendo a Santa Faustina il 22 febbraio 1931, le chiedeva:<<Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero… Voglio che l’immagine… venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la mia grande Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a me>> (DIARIO, 47). Il Vangelo di oggi, le altre letture ed il salmo, illuminano il mistero e il dinamismo della Misericordia: manifestazione del volto di Dio, ricco di misericordia, esperienza della misericordia ricevuta e donata. Leggendo il Vangelo la mente ed il cuore vanno al dipinto del “Gesù misericordioso”. In questa immagine viene rappresentato il Mistero Pasquale: centro e cuore della fede cristiana e della missione della Chiesa. Gesù, come ha fatto con gli apostoli nel cenacolo, si fa vedere Risorto (“veste bianca” nel dipinto) mostrando le sue ferite, segno della Passione. Dal suo cuore squarciato dalla lancia sgorgano sangue ed acqua, come testimonia l’apostolo Giovanni Gv 19,34). Sangue ed acqua, nel dipinto, rappresentati dai due grandi raggi <<rosso l’uno e l’altro pallido>>. Sangue, simbolo dell’Eucaristia e l’acqua, simbolo del battesimo ma anche del dono dello Spirito Santo. Da quel cuore, sgorga l’immensa sorgente della Misericordia Divina, perché è Gesù stesso la Misericordia fatta Persona. <<Figlia mia, dì che sono l’Amore e la Misericordia in persona>>, chiederà Gesù a Suor Faustina (DIARIO, 1074). La chiesa nasce da quel cuore ed è chiamata ad essere testimone e dispensatrice generosa di misericordia, in particolare nel sacramento del perdono. In merito, ascoltiamo e accogliamo quanto Gesù dice a S. Faustina: «Figlia, quando ti accosti alla santa confessione, a questa sorgente della Mia Misericordia, scendono sempre sulla tua anima il Mio Sangue ed Acqua, che uscirono dal Mio Cuore e nobilitano la tua anima. Ogni volta che vai alla santa confessione immergiti tutta nella Mia Misericordia con grande fiducia, in modo che io possa versare sulla tua anima l’abbondanza delle Mie grazie. Quando vai alla confessione, sappi che Io stesso ti aspetto in confessionale, Mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono Io che opero nell’anima. Lì la miseria dell’anima s’incontra col Dio della Misericordia. Dì alle anime che da questa sorgente della Misericordia possono attingere le grazie unicamente col recipiente della fiducia. » (DIARIO, 1062). La mano di Gesù è sempre una mano benedicente, così come si è mostrato a S. Faustina e raffigurato nel dipinto. In ogni attimo della nostra esistenza sentiamo su ciascuno di noi quella mano che ci benedice e ci attira a dissetarci alla fonte inesauribile della sua misericordia. Ricordo che oggi la Chiesa concede l’indulgenza plenaria
alle consuete condizioni anche recitando la “Coroncina alla divina Misericordia”. Con uno sguardo di misericordia sulla nostra vita e, possibilmente, anche su quella degli altri, preghiamo: << Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre>> (Dal Salmo 117/118). Che il profumo della Misericordia contagi le nostre relazioni… Buona Festa della Divina Misericordia! P. Antonio Santoro omi