Frammenti di luce

15 Gennaio 2020

<< Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuèle, Samuèle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuèle era stato costituito profeta del Signore.>> (cfr 1Sam 3,1-10.19-20 ). Il giovane adolescente Samuele è attento alla “voce” che lo chiama. Ascolta quella “voce” in un contesto particolare: nel Tempio! Samuele cerca di capire chi lo chiama e va a consultare il sacerdote Eli. Questi, a sua volta, è attento a quanto gli dice Samuele fino a discernere che quella “voce” diretta al giovane era quella di Dio che lo chiamava per affidargli una missione profetica … In questa narrazione della vocazione di Samuele, possiamo individuare alcuni elementi essenziali per discernere la vocazione sia religiosa e sacerdotale che alla vita coniugale e familiare. Pertanto, scoprire la propria vocazione (e ravvivarla!) esige: contesto e tempi di ascolto; disponibilità a mettersi in discussione, quindi libertà e perseveranza nell’ascoltare/si; confronto con chi ha esperienza nella via che si intuisce e che si intende perseguire; fiducia in colui/colei che si consulta; rispondere con generosità alla “voce” che chiama… il tutto intriso di preghiera… La “vocazione” alla vita consacrata, sia quella sacerdotale che quella coniugale è un “mistero” che si rende percepibile, nella sua essenzialità, come “Intuizione d’Amore” che va oltre ciò che la persona percepisce e comprende… È “qualcosa” che è nella persona, ma non viene da lei. E che lei accoglie come dono. Anche noi, ciascuno, come Samuele, invochiamo: <>. Serena giornata, attenti al Signore che chiama! P. Antonio Santoro omi

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