Frammenti di luce

19 Maggio 2019

<< «Figlioli.. vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».>> (cfr Gv 13,31-33a.34-35).

Fiumi di parole, convegni, libri … per mettere in evidenza e spiegare l’identità cristiana e trovare gli strumenti idonei per l’evangelizzazione, cioè per far conoscere Gesù e la sua opera di salvezza. Cose tutte lodevoli. Ma tutti sappiamo che spesso ci sfugge l’essenziale, cioè l’elemento caratterizzante l’identità di ogni cristiano e di ogni realtà comunitaria che si onora dell’aggettivo qualificativo di “cristiano/a”. É l’amore, e l’amore reciproco, secondo la misura di quello di Gesù per noi, che diventa il segno eloquente dell’appartenenza a Cristo Gesù e che “converte” per attrazione – “calamitazione” ! -. Questa “identità” vale per tutti i membri del popolo di Dio: papi, vescovi, sacerdoti, diaconi religiosi/e, laici, sposi, uomini e donne di ogni età, cultura, sensibilità religiosa… Il comandamento “nuovo” di Gesù, purtroppo, si dà fin troppo per scontato in via di principio, ma non è così nella pratica delle relazioni quotidiane … Ma, quando manca o scarseggia l’amore, si attiva un meccanismo di compensazione: quel vuoto d’amore si riempie di tanti “surrogati”; ciascuno, se ha un po’ di conoscenza di sé, conosce ciò con cui cerca di colmare quel vuoto o voragine … <<Vieni, Santo Spirito, insegnaci ad amarci come Gesù ci ama per essere segno eloquente della Sua esistenza e presenza che salva e vivifica sempre… >>. Serena domenica! P. Antonio Santoro omi

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