Frammenti di luce

14 Aprile 2019

<< Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. >> (Filippesi 2,6-11).

Paolo quando scriveva questa lettera era in prigione per dare testimonianza al Signore Gesù. Egli, in questo brano della lettera, ci fa contemplare l’intera vita di Cristo Gesù, perché, contemplandoLo impariamo a conformare la nostra vita – quindi i nostri pensieri, sentimenti e azioni – alla Sua. E, ogni lingua proclami che “il Signore è Gesù Cristo” (secondo la versione originale in greco). Vuoi sapere chi è Dio e Dio Amore? Ecco: “Il Signore è Gesù Cristo”, che non rimase chiuso nella sua gloria nell’alto dei cieli, ma “si svuotò” del suo stesso essere Dio per accogliere la sua creatura in un misterioso e reale abbraccio redentivo. Allora, per realizzarsi, come deve vivere il cristiano, la coppia cristiana, la famiglia cristiana, la comunità cristiana? Come ha vissuto Gesù! Deve percorrere la sua stessa strada, la sua via : “dalla via crucis alla via lucis”. <<Signore Gesù, donaci l’umiltà dell’obbedienza a te che sei nostra via verità vita…>>. Buona e santa domenica delle Palme! P. Antonio

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