Frammenti di luce

10 Aprile 2019

<< In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».>> (cfr Gv 8,31-42).

Gesù non fa un discorso astratto o demagogico sulla libertà per crearsi un suo seguito per interessi di varia natura: cosa che succede nelle nostre culture, società ed ambienti di vita. La “libertà” non esiste in astratto e in modo assoluto. Esistono invece uomini e donne “liberi” o “schiavi”, o comunque condizionati o determinati a pensare, sentire, agire in un certo modo per molteplici cause. La condizione di uomo e donna liberi, di cui parla Gesù, nasce dal radicarsi nella Parola, cioè in Lui che è la Verità che ridona alla creatura umana una vera e profonda conoscenza di se stessa, della sua natura più intima. Quindi, nella relazione significativa con Lui le dona – in modo sempre nuovo e profondo – il possesso di se stessa, purificando e ravvivando la sua capacità esistenziale di amare, condizione decisiva per vivere da persone davvero “libere” perché incessantemente liberate dall’A/amore>>. Ogni qualvolta amiamo, nel dono sincero di noi stessi, ecco, questa esperienza è un evento di libertà: sperimentiamo così di essere davvero liberi! Dunque, mi sembra di poter affermare che, nella visione di Gesù, la libertà vera nasce, si alimenta e si consolida in una autentica relazione d’amore: “Se rimanete nella mia parola”, quindi, ”in me” , nella relazione con me! Così può accadere anche tra di noi…! Quanto è importante questa “comunione” quotidiana con la Parola. E questa “comunione” la possono avere tutti, ogni giorno, in ogni istante, sì proprio tutti, nessuno escluso! <<Santo Spirito, accendi il cuore del desiderio del Divino alimento della Parola perché, nella comunione con essa, viviamo da uomini e donne liberi …>>. Serena giornata, nella libertà di figli/e di Dio!  P. Antonio

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