21 Febbraio 2019
<<In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». >> (cfr Mc 8,27-33).
Molto spesso, siamo immersi in tante cose, ma anche per questo “distratti” e, quindi, non centrati su ciò che più conta in una visione globale della vita terrena nella prospettiva dell’eternità. Come cristiani non possiamo snobbare – perché risaputa! – la domanda diretta di Gesù : «Ma voi, chi dite che io sia?». «Tu, chi dici che io sia, adesso, in questa situazione particolare della tua esistenza?». <<Signore Gesù, come rispondere alla tua domanda? Con un ragionamento? Con una bella frase: che sei tutto per me? O, che vorrei che tu fossi tutto per me? Ma, poi mi ritrovo a vivere, a volte, come se tu non esistessi, invischiato in tante cose e relazioni, magari belle e buone … Sì, Mio Signore e mio Dio, voglio che tu sappia – e tu lo sai -! che ti voglio bene. Quasi temo dirti che “ti amo”, perché solo tu puoi dirmelo in modo totalmente e radicalmente vero e degno. Io ti voglio bene e, con la tua grazia, cammino verso la pienezza di quel bene, del “ti voglio bene”, fino all’effusione del cuore e del dono permanente di tutto me stesso/a, sussurrandoti, con timore ed attrazione del cuore: “Ti amo” >>. Buona giornata! P. Antonio