Frammenti di luce

6 Febbraio 2019

<<Fratelli, non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. >> (cfr Eb 12,4 – 7,11-15).

Quanta sana pedagogia in queste espressioni! La Parola di Dio è davvero “Maestra di Vita”! È una pedagogia umano-divina! La pedagogia, ossia l’arte di educare/vivere, ha sempre una sua dimensione “divina” perché accompagna la persona (si prende cura e accompagna quel “bambino” che è in ciascuno…) a crescere, ad elevarsi, a trascendere se stessa per esprimere il meglio di sé per il bene di sé in armonia col bene degli altri. Dio vuole il meglio per me! E si prende cura di me, di ogni singola creatura come la più preziosa pianta del suo giardino: e la cura, “potandola” al tempo opportuno. Se ci concentriamo solo sui gemiti della potatura, rischiamo di opporre resistenza alla sua preziosa azione. Alziamo, invece, gli occhi della mente e del cuore e, prima o poi, potremo percepire il Suo sguardo di Padre e riscoprirci figli docili alla sua arte di educarci a tutto ciò che è vero, bello, buono, a costruire relazioni positive con sé, con Dio, con gli altri, con la natura… E il peccato, che è separazione da Lu, andrà dissolvendosi … <<Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono, perché egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. >>(Salmo 102/103). Buona giornata! P. Antonio

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