Frammenti di luce

14 Dicembre 2018

  <<Così dice il Signore, tuo redentore, il Santo di Israele: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d’arena. Non sarebbe mai radiato né cancellato il suo nome davanti a me». >> (Isaia 48,17-19).
In poche parole, il profeta Isaia delinea il dramma di sempre del rapporto tra Dio e il popolo, tra Dio e l’umanità, tra Dio ed ogni singola creatura, tra Dio ed <io> … Ecco i due “poli” della relazione: da una parte c’è Dio, dall’altra l’<io>: il mio, il tuo, di una famiglia, di una società, di un popolo … Un <io> che non si fida di Dio e vuole farsi da sé … Ma, se abbiamo il coraggio di fermarci ed “osservare” ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo, ci rendiamo ben conto della verità sempre attuale della Parola di Dio, la fedeltà ad essa è come una sorgente inesauribile di bene e di benessere … <<Signore, nostro redentore, rendimi/ci docili all’ascolto e alla pratica dei tuoi insegnamenti e comandi perché seguiamo le vie feconde del bene … >>. Buona giornata! P. Antonio
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