17 Novembre 2018
<<Carissimo [Gaio], tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché stranieri. Essi hanno dato testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa; tu farai bene a provvedere loro il necessario per il viaggio in modo degno di Dio. Per il suo nome, infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani. Noi perciò dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità. >> (3 Gv 5-8).
La solidarietà cristiana si chiama e si traduce in concreto in “comunione dei beni”, spirituali e materiali. Quando questa comunione viene meno, manca qualcosa di essenziale alla nostra “identità” e “appartenenza” cristiana. Diversamente, quando viviamo la “comunione dei beni”, anche noi diventiamo “collaboratori della verità”, cioè missionari e credenti credibili …<<Signore Gesù, fa che una maggiore consapevolezza della nostra identità cristiana e la testimonianza di innumerevoli credenti, ci stimoli a vivere un’ effettiva – e non solo affettiva – “comunione dei beni” >>. Buona Giornata! P. Antonio