16 Novembre 2018
<<E ora prego te, o Signora, non per darti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Questo è l’amore: camminare secondo i suoi comandamenti. Il comandamento che avete appreso da principio è questo: camminate nell’amore. Sono apparsi infatti nel mondo molti seduttori, che non riconoscono Gesù venuto nella carne. >> (cfr 2Gv 1a.3-9).
L’autore di questa seconda Lettera (attribuita all’apostolo Giovanni) esorta una comunità cristiana – chiamata “Signora eletta” – a vigilare sulla sana dottrina inquinata e contrastata da eretici che <non riconoscono Gesù venuto nella carne>. La posta in gioco era – ed è! – troppo alta. Infatti, questi eretici negavano la realtà del mistero dell’Incarnazione. Di conseguenza veniva negato anche la realtà del mistero della Redenzione/Salvezza operata da Cristo Gesù, Figlio di Dio, realmente nato nella carne, realmente, vissuto, patito, morto in croce e risorto… Come si combatte questa eresia (ma anche altre)? Giovanni ci insegna che non basta combattere il male, ma occorre operare il bene: sia riaffermando la sana dottrina e approfondendola, sia trasmettendo e testimoniando il comandamento dell’Amore. L’<amore reciproco>, il <camminare nell’amore> costituiscono la via maestra per conoscere/sperimentare il mistero dell’Incarnazione con tutto ciò che ne segue a livello personale e dell’intera umanità e delle sue complesse dinamiche storiche ed esistenziali. Ormai da molto tempo, anche nel nostro mondo occidentale di antica cristianità, molti <non riconoscono Gesù venuto nella carne>. Si nega così ciò che è essenziale nella fede cristiana, riducendo (quando va bene) il cristianesimo ad una “religione umanitaria” come altri fenomeni religiosi e filantropici.<<Vieni, Santo Spirito, suscita “oggi” testimoni – singoli e comunità – della fede autentica e dell’amore incarnato e quotidianamente vissuto, perché il mondo creda … >>. Buona giornata! P. Antonio