Frammenti di luce

5 Ottobre 2018

Memoria di S. Faustina Kovalska, apostola della Divina Misericordia.

<<Il Signore prese a dire a Giobbe: «Il censore vuole ancora contendere con l’Onnipotente? L’accusatore di Dio risponda!». Giobbe prese a dire al Signore: «Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò». (Giobbe 38,1.12-21; 40,1-5).

Né Giobbe, né i suoi amici si sintonizzano con Dio. Giobbe è preso dal suo enorme dolore, non si dà pace e chiede a Dio il perché di tanta sventura e dolore … Gli amici di Giobbe fanno tanti inutili ragionamenti ritenendo (a torto) Giobbe causa della sua stessa disgrazia per i peccati commessi. Ad un certo punto, però, Giobbe “si arrende”, si fida abbandonandosi a quel Dio – il suo Dio! – che tutto dono e tutto può toglie, e a volte toglie, anche perché impariamo a fidarci solo di lui e miriamo solo alla relazione con lui: unico solo vero tesoro della nostra esistenza terrena e vita eterna … Santa Faustina, con la sua vita, ci offre una grande testimonianza di abbandono fiducioso a Dio nell’esperienza scarnificante della sofferenza vissuta ed offerta a Dio ricco di Misericordia, per la propria e soprattutto altrui salvezza. <<Signore, tu doni e tu togli per donarci te stesso e la tua pace, sia benedetto il tuo Nome, ora e sempre …>. Buona giornata! P. Antonio

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