Frammenti di luce

11 Settembre 2017

《 Fratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa》(cfr Colossesi  1,24-2,3).
Queste parole di S. Paolo illuminano il senso di ogni umana sofferenza e il significato e potenziale “salvifico di ogni persona che soffre. Siamo membra di un solo “Corpo”: Cristo Crocifisso e Risorto!
È nel disegno di Dio salvare l’umanità e l’intera creazione attraverso non solo attraverso la “sofferenza” del “Capo”, ma anche mediante la sofferenza di ogni singolo membro di quel “Corpo” .
Paolo,  in un’altra lettera ci aiuta, in qualche modo, ad “entrare” in questo “mistero”, quando afferma:
 《Sono stato crocifisso con Cristo [cominciando col sacramento del Battesimo!] e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me》 (Galati 2,20).
Per questa misteriosa e reale unione, il “cristiano” – l’ 《io》umano “cristificato” – diventa mediazione del “divino” (→la salvezza!)  attraverso l’offerta della sofferenza vissuta soprattutto nella propria “carne”.
《Maria, umile “corredentrice” nell’opera della salvezza,  fa’ che impariamo da te ad essere docili cooperatori della salvezza nostra e altrui, uniti al Figlio tuo nell’offerta di ogni patire …》.Buona giornata!  P. Antonio

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