Frammenti di luce

2 Settembre 2017

《 Fratelli, riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri》(cfr 1 Tessalonicesi 4,9-11).
È vero che la capacità e il desiderio di amare sono iscritti in ogni nostra cellula, ma è altrettanto vero che ad amare s’ impara! Lo sappiamo per esperienza. E da chi s’ impara?
C’è una pedagogia umana (in famiglia e in altri ambiti educativi …) per imparare ad amare senza rimanere prigionieri del nostro “io” e del desiderio di “possesso”.
 Ma c’è soprattutto una “pedagogia divina-evangelica” per “apprendere” l’amore,  quello che non pretende, ma si dona come amore di carità,  secondo la descrizione che ne fa San Paolo:《La carità è magnanima, benevola è la carità;  non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto,  non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto,  non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità.  Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta》 ( 1 Corinti 13,4-7).
Chi può amare così?  Solo chi si lascia guidare dallo Spirito di Dio!
《Vieni, Santo Spirito,  insegnami questo amore che si impara alla scuola del Vangelo vissuto e della contemplazione di Dio,Trinità d’Amore, rivelato in Cristo Crocifisso, che tutto si dona e tutto chiede perché l’amore vero pervada i cuori e le relazioni in ogni nostro ambiente di vita》.Buona giornata!  P. Antonio

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