Frammenti di luce

18 Agosto 2017

《 Giosuè disse a tutto il popolo: Così dice il Signore, Dio d’Israele: ” … Vi diedi una terra che non avevate lavorata, delle città che non avevate costruite; voi abitate in esse e mangiate il frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantati”》(cfr Giosuè 24,1-13).
Il Signore “ricorda” al popolo che tutto ciò che ha, e di cui gode, l’ha ricevuto in “dono”.  Dio educa il suo popolo – di ieri e di sempre – alla “memoria del dono” per coltivare la gratitudine verso il “Donatore” e convertire la tendenza e il desiderio di “possesso” in capacità ed esperienze di dono e di solidarietà.  Abbiamo questa consapevolezza che tutto è “dono”  cominciando dalla propria vita? L’attaccamento a cose e persone manifesta il desiderio di “possesso” (mai soddisfatto!) di un “io” che si ritiene autore assoluto (o, comunque, principale), di ogni bene e dono fatto  e/o ricevuto. Non illudiamoci! L’ “io” è una pianticella sempre verde al centro del giardino del nostro cuore. Bisogna potarla bene e costantemente … !! 《Signore Gesù,  ravviva in me la memoria dei tanti doni,  la gratitudine per te, autore d’ogni dono,  e la generosità nel mio agire …》. Buona giornata!  P. Antonio

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