Frammenti di luce

16 giugno 2017

《Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.》(cfr 2 Cor 4,7-15).
Non è facile accettare la verità di essere “vasi di creta”. Forse, non raramente, vorremmo essere o riteniamo di essere dei vasi preziosi, non tanto per il tesoro che conteniamo – Cristo Gesù – ma per la presunta qualità del proprio “vaso” (bronzo, argento, oro, cristallo, diamante…).
Dall’immagine alla realtà. Chi non ha mai pensato, desiderato,  sognato,  voluto essere “perfetto” e, facendo un cammino cristiano, magari raggiungere un’ammirevole livello di “santità”, avendo come “modello” un/a santo/a da imitare…
Tutto ciò è lodevole! Lo Spirito, però, – nel cammino di sequela di Gesù,  attraverso i sentieri, sempre inesplorati della propria esistenza, – ci fa passare da una “santità” (perfezione… rettitudine…) desiderata,  pensata,  voluta,  all’esperienza di una “povertà” (il “vaso”!) donata, offerta a Colui che tutto si dona, si versa nel “vaso”… e lo rende prezioso!
Ne siamo consapevoli?
Quale è la tua esperienza?
《Signore Gesù,  eccomi “vaso di creta” con i “segni” incisi della mia storia… Vaso, pieno, a volte vuoto, perfino infangato…
Il tuo Santo Spirito plasmi sempre questo mio vaso secondo la volontà del Padre, lo renda prezioso ai tuoi e, soprattutto,  ai miei occhi… ; grato solo di contenerti, così, come un semplice,  fragile vaso di creta, ma che tu hai scelto come tua dimora…mistero di misericordia!》.
Buona giornata!  P. Antonio

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