Frammenti di luce

23 Aprile 2017

《 Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.》(cfr Atti degli Ap. 2,42-47).
Per il cristiano la solidarietà si fonda e si alimenta nell’esperienza di fede. Pertanto, posso dire di essere un cristiano solidale quando vivo da persona “risorta”, considerando i “beni” non come “mia” proprietà esclusiva,  ma mi sono affidati per andare incontro a chi ha bisogno.
È utopia?   Può sembrare impossibile vivere secondo il Vangelo,  ma nella misura in cui crediamo e Dio diventa il “tutto”  della nostra vita, allora impariamo anche a condividere non solo i beni spirituali ma anche quelli materiali.
《Signore Gesù,  converti il mio cuore, perché tu possa essere l’unico mio bene! 》. Buona Festa della Divina Misericordia. P. Antonio

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