《 Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore. Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario.》(Lettera a Filemone 9b-10.12-17).
Onesimo era uno degli schiavi di Filemone, un cristiano. Onesimo era scappato ed era andato a Roma da San Paolo che era agli arresti domiciliari per il nome di Gesù. Paolo scrive all’amico Filemone come dovrà trattare Onesimo: “Non più come schiavo … ma come fratello carissimo”. Ma, ecco il grande insegnamento anche per noi ed ogni generazione di cristiani: “… il bene che fai non sia forzato, ma volontario”. Queste parole contengono un autentico trattato sulla libertà! Cristo non ci rende schiavi di nessuno. Egli non ci obbliga nemmeno a fare il bene! Gesù interpella sempre la nostra libertà che, per essere veramente tale, deve essere orientata al vero ed integrale bene delle persone .《Signore Gesù, la misericordia nasca sempre in me da una volontà libera di fare il bene …》. Buona domenica! P. Antonio