Frammenti di luce

30 gennaio 2016

《 Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». 》(cfr Mc 4,35-41).
Quella tempesta e poi tante “tempeste” della vita … Ciascuno conosce le sue!
Tempeste: dentro di sé e attorno … malattie psicofisiche, mentali e spirituali … delusioni in amore …seri problemi educativi e crisi relazionali … solitudine …. problemi lavorativi ed economici … problemi di droga e di violenza… Stravolgimenti antropologici e culturali … Tempeste … A volte sembra arrivare il “sereno” ed invece si sprigiona un nuovo vortice più impetuoso … Tempeste … e Lui, “dorme”, sembra non curante, quasi indifferente a ciò che terribilmente accade. Sembra vederlo quasi rannicchiato a poppa, come fosse al margine della nostra vita … Anche noi, come i suoi discepoli, piuttosto indispettiti, aggrediamo il Signore e Maestro: Non t’importa che siamo perduti? Perché non ti prendi cura di noi? Perché ci lasci nella sofferenza e il nostro grido rimane inascoltato?
《Signore Gesù, tu conosci le nostre tempeste perché sei sulla nostra barca, perché tu sei più intimo a me di me stesso … E mentre tu sei dentro io sono spaventato/a perché esposto/a ai tanti venti ed alle intemperie … Apri gli orecchi del cuore per ascoltare ed accogliere la tua consolante parola/presenza: Non avere paura, abbi fede in me! Sì, Signore Gesù, ho bisogno di credere come l’ossigeno per i mie polmoni … allora si, i venti si calmano ed è bonaccia …》. Buona giornata, p. Antonio

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