27 gennaio 2016
《 Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto》 (cfr Mc 4, 1-20).
La parabola del seminatore (che consiglio di leggere per intero), ci presenta la reazione della terza categoria di soggetti che reagisce non positivamente dinanzi al seme della parola di Dio. Questa, infatti, seminata da’ frutto nella misura in cui si accoglie. È Gesù stesso che spiega la parabola. Tenendo conto della mia esperienza di oltre trent’anni di ministero sacerdotale, devo dire che, molto spesso, ciò che impedisce la crescita e la fecondità della parola di Dio o, comunque, ne rallenta lo sviluppo, sono proprio le preoccupazioni della vita, le seduzioni della ricchezza, posseduta o fortemente desiderata, così pure altre passioni non orientate al vero e integrale bene delle persone, famiglie, comunità … Cerchiamo di individuare se e cosa impedisce in noi la piena accoglienza della parola di Dio seminata nella nostra vita. Una volta individuato l’ostacolo cerchiamo di “lavorare” per rimuoverlo. Un primo passo è quello di un rinnovato atto di fede in Dio che mi/ci parla nella sua parola: è una lettera scritta per me!《Signore Gesù, donami/ci il tuo Santo Spirito perché possiamo aprirci all’ascolto fiducioso e accogliente della tua parola. Lo sappiamo che è parola feconda di vita, ma siamo di dura cervice e spesso distratti … siamo in cammino e vogliamo seguirti … 》. Buona giornata, p. Antonio